Museo d'arte sacra San Giacomo
Museo d'arte sacra San Giacomo
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Francesco L
Pinerolo, Italia414 bidrag
jul. 2020
Durante un giro nel Monferrato abbiamo visitato questo museo. Una vera e propria "perla" in una piccola cittadina di nome LU. Si possono vedere quadri, statue ed oggetti di arte sacra legata a questa cittadina. La visita è svolta con una guida da cui traspare tutto il piacere nel raccontare le cose esposte ed appassiona anche delle persone non competenti come siamo noi. Tutto ben tenuto e curato. Rispetto delle nuove misure anticovid. Se capitate da queste parti merita una visita, non ve ne pentirete!!!!
Skrevet 5. juli 2020
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Francesco F
21 bidrag
jun. 2019
si possono vedere oggetti e quadri che raccontano la storia di Lu.Dedicato alla arte sacra dei secoli passati in un paese che era espressamente votato alla vita sacerdotale
Skrevet 11. desember 2019
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cesare b
Province of Monza and Brianza, Italia189 bidrag
mai 2018 • Venner
piccolo museo che raccoglie larga parte dei beni delle antiche confraternite luesi, visita guidata con personale competente.
Skrevet 12. mai 2018
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Paola C
3 bidrag
des. 2017 • Par
E' un piccolo museo, aiuta a capire molto sul luogo ed il contesto che lo ospita. Sostenuto dal lavoro di volontari che ci accompagnano con garbo e passione a scoprirei loro tesori artistici . La chiesa sembra è molto graziosa e ben tenuta.
Skrevet 9. januar 2018
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roberta c
Asti, Italia407 bidrag
sep. 2017 • Par
ho visitato questo piccolo museo di arte sacra un sabato pomeriggio e son rimasta veramente colpita dalla grande competenza e dalla preparazione dei due ragazzi dell'associazione che a turno tengono aperta la struttura e forniscono compreso nel prezzo del biglietto un ottimo servizio di visita guidata!
il percorso si compone di 5 sale, piccoline, che espongono prevalentemente oggetti provenienti dal territorio luese.
la prima sala, sulla sinistra della biglietteria, differisce dal restante percorso in quanto presenta - unitamente a un pannello con la sua breve biografia - una decina di quadri del pittore Onetti, nato a Lu nella seconda metà dell'800 e che pur essendosi trasferito presto a Torino ha mantenuto un forte legame con il paese natio. raffigurano personaggi e una salita al calvario in cui domina più che la figura umana il paesaggio circostante. interessante il grande quadro "il dolore" che fa parte di un trittico - la vita, il lavoro e il dolore -. vi sono alcuni studi di genere e anche un suo autoritratto.
le 4 salette seguenti sono invece interamente dedicate a oggetti di corredi sacri e a quadri provenienti dalle numerose confraternite che in passato erano presenti a Lu.
tra le pitture, una decina più o meno, tutti a tema sacro, spicca l'importantissimo "i chierici di Lu" del Guala, tornato da un anno in paese dopo una lungo deposito al museo di Casale. raffigura 6 chierici nell'atto di scrivere una lettera di ringraziamento a un Monsignore per aver fatto da intercessore con il Papa per l'ottenimento della preziosa onorificenza rappresentata dalla cappa magna. è del 1748.
molto belli i due quadri di Orsola Caccia, figlia di Guglielmo Caccia detto il Moncalvo.
gli ultimi due quadri raffigurano due membri della potentissima famiglia locale dei Bobba.
vi sono inoltre sculture lignee, calici, ostensori, qualche moneta romana ritrovata nel sito dell'antico insediamento romano, uno stampo di stemma, ex voto e alcuni paramenti sacri.
l'ultima sala è rappresentata dalla sacrestia. nell'armadio in legno sono conservati una decina di reliquiari contenenti reliquie di San Marcellino e altri santi.
la visita si conclude nell'attigua piccola chiesa di San Giacomo completamente restaurata e corredata di moderno riscaldamento a pavimento.
i ragazzi dell'associazione non si limitano a spiegare gli oggetti esposti in mostra, che sono un centinaio circa, ma raccontano anche la storia del paese che fu molto importane in passato, al punto da rivaleggiare con Casale.
è stato davvero un piacere scoprire persone così legate al proprio territorio e alle proprie tradizioni e che svolgono questo lavoro in modo così appassionato!
ho potuto conoscere anche il presidente dell'associazione che ha spiegato i restauri della chiesa e le difficoltà che si incontrano nel rapportarsi con la soprintendenza in certi casi.
la visita dura un'ora circa.
il biglietto costa 3€, gratis con abbonamento musei o con carta che consente di visitare diversi musei del Monferrato.
consigliata la visita, abbinandola a un giro nel paesino, da cui si gode una vista spettacolare sul Monferrato! ci sono alcune chiese che io ho trovato chiuse ma pare che San Nazario sia molto bella. vi fanno anche concerti ed eventi vari.
a due minuti a piedi si può raggiungere, andando sempre dritto di fronte al museo la torre dell'orologio, che risale al 1200. su un lato si può notare una gabbietta, che conteneva la testa mozzata di un brigante che a metà '700 insieme ad altri tentò di rubare le reliquie del santo patrono, poi recuperate.
c'è un piccolissimo spazio verde sotto la torre dove si può passeggiare e sostare per godere del panorama.
il percorso si compone di 5 sale, piccoline, che espongono prevalentemente oggetti provenienti dal territorio luese.
la prima sala, sulla sinistra della biglietteria, differisce dal restante percorso in quanto presenta - unitamente a un pannello con la sua breve biografia - una decina di quadri del pittore Onetti, nato a Lu nella seconda metà dell'800 e che pur essendosi trasferito presto a Torino ha mantenuto un forte legame con il paese natio. raffigurano personaggi e una salita al calvario in cui domina più che la figura umana il paesaggio circostante. interessante il grande quadro "il dolore" che fa parte di un trittico - la vita, il lavoro e il dolore -. vi sono alcuni studi di genere e anche un suo autoritratto.
le 4 salette seguenti sono invece interamente dedicate a oggetti di corredi sacri e a quadri provenienti dalle numerose confraternite che in passato erano presenti a Lu.
tra le pitture, una decina più o meno, tutti a tema sacro, spicca l'importantissimo "i chierici di Lu" del Guala, tornato da un anno in paese dopo una lungo deposito al museo di Casale. raffigura 6 chierici nell'atto di scrivere una lettera di ringraziamento a un Monsignore per aver fatto da intercessore con il Papa per l'ottenimento della preziosa onorificenza rappresentata dalla cappa magna. è del 1748.
molto belli i due quadri di Orsola Caccia, figlia di Guglielmo Caccia detto il Moncalvo.
gli ultimi due quadri raffigurano due membri della potentissima famiglia locale dei Bobba.
vi sono inoltre sculture lignee, calici, ostensori, qualche moneta romana ritrovata nel sito dell'antico insediamento romano, uno stampo di stemma, ex voto e alcuni paramenti sacri.
l'ultima sala è rappresentata dalla sacrestia. nell'armadio in legno sono conservati una decina di reliquiari contenenti reliquie di San Marcellino e altri santi.
la visita si conclude nell'attigua piccola chiesa di San Giacomo completamente restaurata e corredata di moderno riscaldamento a pavimento.
i ragazzi dell'associazione non si limitano a spiegare gli oggetti esposti in mostra, che sono un centinaio circa, ma raccontano anche la storia del paese che fu molto importane in passato, al punto da rivaleggiare con Casale.
è stato davvero un piacere scoprire persone così legate al proprio territorio e alle proprie tradizioni e che svolgono questo lavoro in modo così appassionato!
ho potuto conoscere anche il presidente dell'associazione che ha spiegato i restauri della chiesa e le difficoltà che si incontrano nel rapportarsi con la soprintendenza in certi casi.
la visita dura un'ora circa.
il biglietto costa 3€, gratis con abbonamento musei o con carta che consente di visitare diversi musei del Monferrato.
consigliata la visita, abbinandola a un giro nel paesino, da cui si gode una vista spettacolare sul Monferrato! ci sono alcune chiese che io ho trovato chiuse ma pare che San Nazario sia molto bella. vi fanno anche concerti ed eventi vari.
a due minuti a piedi si può raggiungere, andando sempre dritto di fronte al museo la torre dell'orologio, che risale al 1200. su un lato si può notare una gabbietta, che conteneva la testa mozzata di un brigante che a metà '700 insieme ad altri tentò di rubare le reliquie del santo patrono, poi recuperate.
c'è un piccolissimo spazio verde sotto la torre dove si può passeggiare e sostare per godere del panorama.
Skrevet 24. september 2017
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angelino677
Casale Monferrato, Italia6 325 bidrag
des. 2016 • Par
Ritorno marredì 6 novembre in questo piccolo grande Museo che vive sulla competenza e sul volontariato per la presentazione di una bella iniziativa che coinvolge otto Musei del casalese, oltre al San Giacomo, Museo Civico e Gipsoteca Bistolfi di Santa Croce di Casale, Sacrestia aperta del Duomo di Casale, Sinagoga e Musei Ebraici di vicolo Olper a Casale, Sacro Monte di Crea e Cappella del “Paradiso, Centro di Interpretazione del Paesaggio del Po a Frassineto Po, Museo Etnografico “Coniolo il paese che visse due volte”, Ecomuseo della Pietra da Cantoni a Cella Monte.
Questi Musei sono collegati da un tessera (MoMu) nominale il cui acquisto fornisceil diritto di visitare tutte e otto le realtà aderenti per un anno senza ulteriori costi
La si può acquistare presso tutti gli enti aderenti al prezzo di 10 euro (8 euro per il ridotto, riservato agli studenti under 18) e al Chiosco IAT di Piazza Castello a Casale Monferrato, aperto tutti i giorni tranne il lunedì.
E' stata anche l'occasione per ammirare il Museo di Lu con guida il direttore Lorena Palmieri, nuove acquisizioni il famoso quadro dei Canonici dl Guala e due opere raffiguranti i ritratti di Marcantonio Bobba, cardinale, vescovo di Aosta (1557 - 1575) e di Carlo Bobba, vescovo di Saint Jean de Maurienne (1619 - 1636), lasciati in deposito in memoria di Giancarlo Ribaldone affinchè si tramandino ai futuri luesi la storia di Casa Bobba e di Marcantonio, tra i più illustri personaggi del Monferrato e del Ducato di Savoia.
PS. E' stata inoltre attivata una pagina ufficiale su Facebook con le iniziative in programma nelle otto realtà museali monferrine.
Questi Musei sono collegati da un tessera (MoMu) nominale il cui acquisto fornisceil diritto di visitare tutte e otto le realtà aderenti per un anno senza ulteriori costi
La si può acquistare presso tutti gli enti aderenti al prezzo di 10 euro (8 euro per il ridotto, riservato agli studenti under 18) e al Chiosco IAT di Piazza Castello a Casale Monferrato, aperto tutti i giorni tranne il lunedì.
E' stata anche l'occasione per ammirare il Museo di Lu con guida il direttore Lorena Palmieri, nuove acquisizioni il famoso quadro dei Canonici dl Guala e due opere raffiguranti i ritratti di Marcantonio Bobba, cardinale, vescovo di Aosta (1557 - 1575) e di Carlo Bobba, vescovo di Saint Jean de Maurienne (1619 - 1636), lasciati in deposito in memoria di Giancarlo Ribaldone affinchè si tramandino ai futuri luesi la storia di Casa Bobba e di Marcantonio, tra i più illustri personaggi del Monferrato e del Ducato di Savoia.
PS. E' stata inoltre attivata una pagina ufficiale su Facebook con le iniziative in programma nelle otto realtà museali monferrine.
Skrevet 7. desember 2016
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nice_fede2013
Torino, Italia79 bidrag
nov. 2016 • Alene
Ho visitato questo museo in una giornata un po' nebbiosa. Ma chi l'avrebbe detto che in un piccolo paese ci possa essere questo piccolo museo ma ben tenuto e curato? Presenti opere di Luigi Onetti, Ursula Caccia, un quadro del Guala e oggetti di arte sacra provenienti dalle chiese di Lu. Museo che merita sicuramente una visita.
Skrevet 20. november 2016
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paolo s
Province of Turin, Italia7 bidrag
okt. 2016 • Alene
Sono andato a visitare il Museo in una nebbiosa giornata di ottobre senza troppe aspettative e invece sono rimasto piacevolmente sorpreso. Il pezzo forte è sicuramente il quadro del Guala "I Canonici di Lu" e se già di per sè è un'opera di grande impatto, la descrizione del contesto storico, il focus sui particolari e sui personaggi del dipinto fatta durante la guida hanno reso il tutto ancora più interessante. Ma oltre ai Canonici anche la collezione di oggetti e tessuti di arte sacra sono assolutamente interessanti. Infine, una sala dedicata al pittore locale Onetti mi ha permesso di conoscere e apprezzare un pittore attivo tra l'800 e il '900 che non conoscevo e che ha uno stile ispirato al verismo.
Skrevet 14. november 2016
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angelino677
Casale Monferrato, Italia6 325 bidrag
feb. 2016 • Venner
Siamo stati più volte al Museo San Giacomo al centro del piccolo ma vivace paese di Lu, fin dalla sua fondazione (anzi anche prima con relativo volo dalle scale della canonica, adesso han messo il mancorrente) sempre ben ricevuti da dove ci ricevono Lorena Palmieri (responsabile del Museo) e Leo Rota (o Gino Forni) degli Amici di San Giacomo, benemerito sodalizio cui va anche il merito di restauri e valorizzazione del borgo monferrino e di un prezioso ciclo musicale con il pianista Sergio Marchegiani).
All’ingresso sono appese le fotografie della statua lignea di Sant’Antonio col Bambino quasi un amichevole omaggio alla restauratrice Elisabetta Telaro, recentemente scomparsa.
Interessante il contenuto delle: un calice retto da una mano staccata (accanto la statua di San Biagio con la mano rifatta), il cilicio del beato Filippo Rinaldi, l’ostensorio ambrosiano del XVII secolo, le monete romane trovate a San Giovanni di Mediliano, importate edificio sacro in valle. Gino Forni racconta delle tre chiese che stavano crollando, poi restaurate e di tanti oggetti esposti trovati nei sottotetti tra i detriti, insomma un salvataggio in extremis.
Breve sosta davanti al San Carlo Borromeo di Pietro Paolo Boffa, nipote dell’Alberini, parte del trittico proveniente da San Giovanni di Mediliano, con stemma di un quadrupede rampante, forse da identificare con un cane. Poi un Sant’Antonio da Padova col Bambino della Bottega genovese di Domenico Piola. Una curiosità scoperta da Leo Rota: un dipinto analogo attribuito allo stesso pittore si conserva nei depositi del Brooklyn Museum di New York. Ammiriamo anche una Madonna col Bambino coi santi Rocco e Defendente di Orsola Caccia, bello il particolare della pagnotta di pane morsicato; la Presentazione al Tempio del Serra di Calliano con figure che riprendono la scuola del Giovenone. Molto interessante una stauroteca in argento con lo stemma dei Bobba.
Tappa davanti all’abito su un manichino dei canonici di Lu, e qui il discorso passa ai “Canonici di Lu” del Guala in deposito al Museo civico di Casale ma sta per ritornare (24 settembre). Potrebbe essere esposto nella sala del Caccia.
Usciamo sempre soddisfatti dal Museo questa volta con una bella serie di cartoline e il catalogo “I dipinti e le sculture lignee delle chiese di Lu” curato da Lorena Palmieri e pubblicato dall’Associazione Culturale San Giacomo di Lu.
All’ingresso sono appese le fotografie della statua lignea di Sant’Antonio col Bambino quasi un amichevole omaggio alla restauratrice Elisabetta Telaro, recentemente scomparsa.
Interessante il contenuto delle: un calice retto da una mano staccata (accanto la statua di San Biagio con la mano rifatta), il cilicio del beato Filippo Rinaldi, l’ostensorio ambrosiano del XVII secolo, le monete romane trovate a San Giovanni di Mediliano, importate edificio sacro in valle. Gino Forni racconta delle tre chiese che stavano crollando, poi restaurate e di tanti oggetti esposti trovati nei sottotetti tra i detriti, insomma un salvataggio in extremis.
Breve sosta davanti al San Carlo Borromeo di Pietro Paolo Boffa, nipote dell’Alberini, parte del trittico proveniente da San Giovanni di Mediliano, con stemma di un quadrupede rampante, forse da identificare con un cane. Poi un Sant’Antonio da Padova col Bambino della Bottega genovese di Domenico Piola. Una curiosità scoperta da Leo Rota: un dipinto analogo attribuito allo stesso pittore si conserva nei depositi del Brooklyn Museum di New York. Ammiriamo anche una Madonna col Bambino coi santi Rocco e Defendente di Orsola Caccia, bello il particolare della pagnotta di pane morsicato; la Presentazione al Tempio del Serra di Calliano con figure che riprendono la scuola del Giovenone. Molto interessante una stauroteca in argento con lo stemma dei Bobba.
Tappa davanti all’abito su un manichino dei canonici di Lu, e qui il discorso passa ai “Canonici di Lu” del Guala in deposito al Museo civico di Casale ma sta per ritornare (24 settembre). Potrebbe essere esposto nella sala del Caccia.
Usciamo sempre soddisfatti dal Museo questa volta con una bella serie di cartoline e il catalogo “I dipinti e le sculture lignee delle chiese di Lu” curato da Lorena Palmieri e pubblicato dall’Associazione Culturale San Giacomo di Lu.
Skrevet 30. august 2016
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Andrea Trisoglio
Lu, Italia74 bidrag
jun. 2016 • Alene
Avevo già scritto una recensione molto positiva sul Museo. Adesso devo ripetermi: creare un bel museo è difficile, ma continuare a gestirlo bene nel tempo, lo è ancora di più. Un museo da prendere ad esempio!
Skrevet 26. juli 2016
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