Ferrata Delle Trincee
Ferrata Delle Trincee
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fi_decorso
Milano, Italia67 776 bidrag
sep. 2023 • Par
It is an aerial and spectacular itinerary reserved for specialists of the genre, with exposed passages of a certain difficulty. The start is near Porta Vescovo and immediately presents itself with a wall of accentuated verticality capable of making a bit of selection, which is followed by a shaky suspension bridge and the challenging summit of Mesola. The route then proceeds along the crest between dark volcanic rocks, revealing itself to be varied and exciting. The views on both sides are magnificent, with the Marmolada always in the foreground towards the southern side. The final stretch of the via ferrata is in a tunnel (electric or head torch required), ending in the small natural terrace where the Bontadini bivouac is located and then in the Padon Pass below.
As can be deduced from its name, the via ferrata is not only interesting from a hiking point of view but also from a historical one, passing through the places that saw the tragedy of the 1st World War.
As can be deduced from its name, the via ferrata is not only interesting from a hiking point of view but also from a historical one, passing through the places that saw the tragedy of the 1st World War.
Skrevet 20. mars 2024
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fi_decorso
Milano, Italia67 776 bidrag
sep. 2020
Anche percorsa parzialmente partendo dalla galleria militare nei pressi del Bivacco Bontadini al Passo Padon questa ferrata riesce comunque a regalare notevoli emozioni, sia di carattere prettamente escursionistico e panoramico, sia dal punto di vista storico per le vicende legate alla Grande Guerra.
Si tratta in ogni caso di una via ferrata, con tutte le caratteristiche e difficoltà tipiche di questi percorsi, e pertanto rivolta esclusivamente a chi possiede una specifica preparazione.
Da provare, informandosi preventivamente sullo stato del percorso.
Si tratta in ogni caso di una via ferrata, con tutte le caratteristiche e difficoltà tipiche di questi percorsi, e pertanto rivolta esclusivamente a chi possiede una specifica preparazione.
Da provare, informandosi preventivamente sullo stato del percorso.
Skrevet 5. november 2020
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Ungaretti Roberto
Lucca, Italia78 bidrag
aug. 2020
Fatta praticamente tutti gli anni, ha sempre il suo fascino, peccato per il tempo perchè la visuale sulla marmolada era praticamente nulla, ci ritornerò
Skrevet 2. september 2020
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fi_decorso
Milano, Italia67 776 bidrag
sep. 2019
Questo aereo percorso attrezzato, spettacolare quanto impegnativo, si sviluppa lungo le creste della Mesola e Mesolina nel gruppo del Padon, inconfondibile perché formato da scure rocce vulcaniche.
Si parte da Porta Vescovo (2478 m) - raggiungibile a piedi col sentiero CAI 698 sia dal Lago Fedaia sia da Arabba, oppure sempre da Arabba mediante funivia - e in 15/20 minuti verso est si arriva all'attacco della ferrata: una parete di circa 20 metri verticale e molto esposta, munita di fune metallica e piuttosto selettiva, che richiede un certo impegno atletico, anche per la penuria di appigli e appoggi.
Il tratto immediatamente successivo presenta ancora vari passaggi impegnativi per verticalità ed esposizione, da affrontare quindi con prudenza e passo sicuro. Questa parte iniziale si supera in circa mezz'ora, dopodiché il percorso - sempre assistito da funi - si snoda tutto in cresta con continui saliscendi tra guglie, selle, gradoni, placche, cengette e canalini. Prima della Mesola, o Sass de Mezdì (2727 m), si attraversa persino un ponticello sospeso.
Giunti all'altezza dell'inconfondibile Torrione (attrezzato per eventuali scalate) si può interrompere l'itinerario e scendere a destra facendo ritorno a Porta Vescovo, oppure decidere di proseguire in direzione del Passo Padon e dell'omonimo rifugio, incontrando così le maggiori testimonianze della Grande Guerra.
Anche questa seconda parte riserva diversi passaggi difficili e vertiginosi, sebbene alternati ad altri meno impegnativi. Verso la fine del percorso si incontra un primo breve tunnel al quale fa poi seguito la vera e propria galleria militare lunga circa 300 metri (necessaria torcia elettrica), che esce sulla piazzuola ove sorge il Bivacco Bontadini (2552 m) e da cui si scende al Rifugio Padon per poi tornare a Porta Vescovo col sentiero CAI 680, detto anche "Sentiero Geologico Arabba". Dal bivacco si può anche salire in vetta alla Mesolina (2642 m), apprezzata per il grandioso panorama circolare.
In definitiva, la ferrata è interamente e opportunamente attrezzata ma, per caratteristiche tecniche e qualche piolo malfermo, è riservata solo a specialisti molto esperti e comunque ben allenati, visto che l'intero tragitto di sola andata richiede circa 3½ ore. Per il resto, le emozioni e gli scenari sono di quelli che non si dimenticano più.
Si parte da Porta Vescovo (2478 m) - raggiungibile a piedi col sentiero CAI 698 sia dal Lago Fedaia sia da Arabba, oppure sempre da Arabba mediante funivia - e in 15/20 minuti verso est si arriva all'attacco della ferrata: una parete di circa 20 metri verticale e molto esposta, munita di fune metallica e piuttosto selettiva, che richiede un certo impegno atletico, anche per la penuria di appigli e appoggi.
Il tratto immediatamente successivo presenta ancora vari passaggi impegnativi per verticalità ed esposizione, da affrontare quindi con prudenza e passo sicuro. Questa parte iniziale si supera in circa mezz'ora, dopodiché il percorso - sempre assistito da funi - si snoda tutto in cresta con continui saliscendi tra guglie, selle, gradoni, placche, cengette e canalini. Prima della Mesola, o Sass de Mezdì (2727 m), si attraversa persino un ponticello sospeso.
Giunti all'altezza dell'inconfondibile Torrione (attrezzato per eventuali scalate) si può interrompere l'itinerario e scendere a destra facendo ritorno a Porta Vescovo, oppure decidere di proseguire in direzione del Passo Padon e dell'omonimo rifugio, incontrando così le maggiori testimonianze della Grande Guerra.
Anche questa seconda parte riserva diversi passaggi difficili e vertiginosi, sebbene alternati ad altri meno impegnativi. Verso la fine del percorso si incontra un primo breve tunnel al quale fa poi seguito la vera e propria galleria militare lunga circa 300 metri (necessaria torcia elettrica), che esce sulla piazzuola ove sorge il Bivacco Bontadini (2552 m) e da cui si scende al Rifugio Padon per poi tornare a Porta Vescovo col sentiero CAI 680, detto anche "Sentiero Geologico Arabba". Dal bivacco si può anche salire in vetta alla Mesolina (2642 m), apprezzata per il grandioso panorama circolare.
In definitiva, la ferrata è interamente e opportunamente attrezzata ma, per caratteristiche tecniche e qualche piolo malfermo, è riservata solo a specialisti molto esperti e comunque ben allenati, visto che l'intero tragitto di sola andata richiede circa 3½ ore. Per il resto, le emozioni e gli scenari sono di quelli che non si dimenticano più.
Skrevet 2. mai 2020
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Buonasera, dove è consigliabile pernottare per passare qualche giorno dedicandolo alle escursioni (compresa ferrata delle trincee)?Ad Arabba o in altra località?Grazie
Skrevet 31. mai 2021
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