Duomo Santa Maria Assunta e San Berardo
Duomo Santa Maria Assunta e San Berardo anmeldelser, Teramo
Duomo Santa Maria Assunta e San Berardo
Duomo Santa Maria Assunta e San Berardo
4.5
Full visning
Området
Best i nærheten
Restauranter
147 innen 5 km

O' Sarracino
618
0.2 km$$ - $$$ • Italiensk • Pizza • Fra middelhavsområdet

Albergo Ristorante La Vittoria
404
0.2 km$ • Italiensk • Fra middelhavsområdet • Supper

Scuderie Savini da Mauro
193
0.2 km$$ - $$$ • Sjømat • Europeisk • Vegetarvennlig

Trattoria Da Mauro
690
78 m$ • Italiensk • Fra middelhavsområdet

OISHĪ Japanese Kitchen
335
0.2 km$$ - $$$ • Japansk • Sjømat • Sushi

Borgo Antico
358
0.2 km$$ - $$$ • Italiensk • Fra middelhavsområdet • Vegetarvennlig

Spoon
142
0.1 km$$ - $$$ • Italiensk • Fra middelhavsområdet • Vegetarvennlig

Il Maggese
241
0.3 km$$ - $$$ • Italiensk • Grill • Glutenfri alternativer

La Granseola
351
0.2 km$$ - $$$ • Italiensk • Sjømat • Fra middelhavsområdet

Condito
402
0.2 km$$ - $$$ • Italiensk • Pizza • Fra middelhavsområdet
Attraksjoner
131 innen 10 km
Palazzo Vescovile
18 mHistoriske steder • Arkitektoniske bygninger
Ufficio Informazione e Accoglienza Turistica
1
50 mTuristsentre

Torre del Duomo
6
55 mHistoriske steder • Observasjonsdekk og utkikkstårn

Piazza Della Libertà
13
72 mBydeler • Historiske vandreområder

Paliotto di Nicola da Guardiagrele
4
0.1 kmMonumenter og statuer

Fontana dei due Leoni
23
0.1 kmFontener

Archaeology Museum Francesco Savini
8
0.1 kmTemamuseer

Chiesa della Santissima Annunziata
1
0.1 kmKirker og katedraler

Palazzo Civico
1
0.1 kmArkitektoniske bygninger • Offentlige bygninger

Statua della Maternità
3
0.1 kmMonumenter og statuer
4.5
181 anmeldelser
Ypperlig
108
Svært bra
58
Gjennomsnittlig
14
Dårlig
0
Forferdelig
1
Davor A
Torino di Sangro, Italia1 288 bidrag
apr. 2022
Bellissimo questo duomo, una vera scoperta, non sapevo ci fossero di questi gioielli in questa cittadina che, sinceramente, non ho mai sentito nominare negli itinerari turistici, la chiesa è bella fuori e dentro, con mille particolari da gustare
Skrevet 14. mai 2022
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Marco T
Firenze, Italia1 615 bidrag
apr. 2022
Anche se i lavori di restauro l'hanno "impacchettato" e di una parte dell'esterno si possono avere idee solo attraverso le immagini fotografiche riprodotte sulle guide turistiche, basta l'interno a dare un'ottima impressione di questa chiesa antica, per le qualità artistiche degli arredi e l'atmosfera solenne che la caratterizza. Un bel biglietto da visita per la città.
Skrevet 29. april 2022
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ARD313
Province of Rome, Italia853 bidrag
mar. 2022
Proprio in centro. Il Duomo (SM Assunta e S Berardo) rappresenta la massima espressione artistica di Teramo. Caratteristico nel suo duplice stile romanico e gotico. Attenzione agli orari di apertura per poterlo visitare. Durante una sosta nella citta abruzzese non si può di certo mancara.
Skrevet 27. mars 2022
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Fabio N
3 bidrag
jan. 2022
Per chi ama come me le chiese romaniche, questa non fa eccezione: è veramente bella! Bellissima anche la statua lignea policroma della Madonna sulla parete della navata sinistra.
Skrevet 23. januar 2022
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Tommaso612
Roma, Italia492 bidrag
jul. 2021
La costruzione di questa chiesa fu decisa attorno alla metà dell’XII secolo, per assicurare la degna conservazione delle reliquie di San Berardo dopo l’incendio che distrusse la vecchia cattedrale di Santa Maria Aprutina. Grandi quantità di colonne, statue e decorazioni furono prelevate dal vicino anfiteatro romano, per essere reimpiegate nel nuovo edificio che fu consacrato nel 1176. Nel secolo seguente fu innalzata sulla destra della cattedrale la possente torre campanaria (alta 50 m) sul cui terrazzino svetta tuttora un minuscolo e grazioso edificio ottagonale culminante in una cuspide.
Nei secoli successivi (particolarmente nel Trecento e nel Settecento) le linee romaniche della cattedrale furono stravolte; in primo luogo, furono distrutte le absidi e l’edificio fu prolungato da un corpo di fabbrica, del tutto fuori asse rispetto al precedente, culminante con una seconda facciata; poi furono demolite le capriate del tetto, per far posto a due incongrui tiburi ottagonali. Quindi toccò agli interni, completamente rifatti in stile barocco e soffocati da pesanti stucchi e dorature. Nei primi del Novecento furono le sovrastrutture barocche ad essere a loro volta demolite per recuperare, nei limiti del possibile, quello che si credeva dovesse essere l’aspetto medioevale della cattedrale.
In esito a tante peripezie, oggi la facciata più elaborata dell’edificio (che dà in Piazza Ercole Orsini) è dominata dal ricco portale centrale in stile gotico, sostenuto da una serie di colonnine tortili fittamente addossate l’une alle altre. Al di sopra dell’arcata a tutto sesto, svetta un’altissima guglia ornata da un rosone e da tre statuette di santi, all’interno di altrettante piccole edicole. Sul margine superiore della facciata corre una serie di merli ghibellini (a coda di rondine). La facciata riceve slancio verticale da un monumentale scalone posto alla sua base, presidiato da quattro bei leoni di pietra. I due ingressi laterali sono decisamente modesti.
L'altra facciata si apre su Piazza Martiri della Libertà: piuttosto sobria, ha una forma a capanna appena ingentilita da un finestrone circolare. L’unico ingresso è difeso da un portone in bronzo lavorato, di fattura moderna. Anch’essa poggia su un ampio scalone. Lungo tutte le pareti esterne della cattedrale furono murate, probabilmente già nel XI secolo, una gran quantità di fregi e rilievi marmorei d’epoca classica (anch’essi con ogni probabilità saccheggiati dal vicino anfiteatro). Molti di questi oggetti sono tuttora ben visibili al loro posto.
Una disamina, anche sommaria, della lunga serie di pregevoli opere d’arte custodite all’interno della chiesa è in questa sede impossibile; mi limiterò, pertanto, a menzionare solo le due migliori, a partire dallo splendido paliotto d’altare dietro al quale sono custodite le reliquie di San Berardo: si tratta di un pannello d’argento dorato, lavorato a sbalzo e cesello in 35 formelle quadrate, ognuna recante una scena diversa, realizzato nel Quattrocento da Nicola Gallucci da Guardiagrele (un vero specialista in questo genere di lavori). Il paliotto è fissato su un supporto di legno; le formelle sono separate ai vertici da piccoli inserti di smalto; la scena centrale rappresenta il Redentore.
Altra opera di enorme valore è il polittico custodito nella Cappella di San Bernardo, attribuito al pittore veneziano Jacobello del Fiore, che lo realizzò nel 1450. L’oggetto consta di 12 tavolette disposte su due file e separate da un’architettura in legno dorato a colonnine, archetti, guglie e pinnacoli di grandissimo virtuosismo tecnico. Ogni tavoletta ospita la figura di un santo, dipinta a colori assai vivaci. Nella fila più bassa, ove le figure hanno maggiori dimensioni, si individuano San Girolamo, Sant’Agostino, San Nicola da Tolentino, ecc. La scena centrale, l’Incoronazione della Vergine, ospita ancor più in basso una preziosa veduta della Teramo quattrocentesca: la più antica a disposizione degli storici.
Se ne avete voglia, procuratevi una buona guida stampata e proseguite nella visita delle tante altre meraviglie della cattedrale. San Berardo da Pagliara, vescovo e patrono di Teramo, visse nel secolo XI adoperandosi nell’assistenza ai poveri e nel far da paciere tra le famiglie rivali i cui scontri sconvolgevano la vita della cittadina. Il santo si festeggia il 19 dicembre.
Nei secoli successivi (particolarmente nel Trecento e nel Settecento) le linee romaniche della cattedrale furono stravolte; in primo luogo, furono distrutte le absidi e l’edificio fu prolungato da un corpo di fabbrica, del tutto fuori asse rispetto al precedente, culminante con una seconda facciata; poi furono demolite le capriate del tetto, per far posto a due incongrui tiburi ottagonali. Quindi toccò agli interni, completamente rifatti in stile barocco e soffocati da pesanti stucchi e dorature. Nei primi del Novecento furono le sovrastrutture barocche ad essere a loro volta demolite per recuperare, nei limiti del possibile, quello che si credeva dovesse essere l’aspetto medioevale della cattedrale.
In esito a tante peripezie, oggi la facciata più elaborata dell’edificio (che dà in Piazza Ercole Orsini) è dominata dal ricco portale centrale in stile gotico, sostenuto da una serie di colonnine tortili fittamente addossate l’une alle altre. Al di sopra dell’arcata a tutto sesto, svetta un’altissima guglia ornata da un rosone e da tre statuette di santi, all’interno di altrettante piccole edicole. Sul margine superiore della facciata corre una serie di merli ghibellini (a coda di rondine). La facciata riceve slancio verticale da un monumentale scalone posto alla sua base, presidiato da quattro bei leoni di pietra. I due ingressi laterali sono decisamente modesti.
L'altra facciata si apre su Piazza Martiri della Libertà: piuttosto sobria, ha una forma a capanna appena ingentilita da un finestrone circolare. L’unico ingresso è difeso da un portone in bronzo lavorato, di fattura moderna. Anch’essa poggia su un ampio scalone. Lungo tutte le pareti esterne della cattedrale furono murate, probabilmente già nel XI secolo, una gran quantità di fregi e rilievi marmorei d’epoca classica (anch’essi con ogni probabilità saccheggiati dal vicino anfiteatro). Molti di questi oggetti sono tuttora ben visibili al loro posto.
Una disamina, anche sommaria, della lunga serie di pregevoli opere d’arte custodite all’interno della chiesa è in questa sede impossibile; mi limiterò, pertanto, a menzionare solo le due migliori, a partire dallo splendido paliotto d’altare dietro al quale sono custodite le reliquie di San Berardo: si tratta di un pannello d’argento dorato, lavorato a sbalzo e cesello in 35 formelle quadrate, ognuna recante una scena diversa, realizzato nel Quattrocento da Nicola Gallucci da Guardiagrele (un vero specialista in questo genere di lavori). Il paliotto è fissato su un supporto di legno; le formelle sono separate ai vertici da piccoli inserti di smalto; la scena centrale rappresenta il Redentore.
Altra opera di enorme valore è il polittico custodito nella Cappella di San Bernardo, attribuito al pittore veneziano Jacobello del Fiore, che lo realizzò nel 1450. L’oggetto consta di 12 tavolette disposte su due file e separate da un’architettura in legno dorato a colonnine, archetti, guglie e pinnacoli di grandissimo virtuosismo tecnico. Ogni tavoletta ospita la figura di un santo, dipinta a colori assai vivaci. Nella fila più bassa, ove le figure hanno maggiori dimensioni, si individuano San Girolamo, Sant’Agostino, San Nicola da Tolentino, ecc. La scena centrale, l’Incoronazione della Vergine, ospita ancor più in basso una preziosa veduta della Teramo quattrocentesca: la più antica a disposizione degli storici.
Se ne avete voglia, procuratevi una buona guida stampata e proseguite nella visita delle tante altre meraviglie della cattedrale. San Berardo da Pagliara, vescovo e patrono di Teramo, visse nel secolo XI adoperandosi nell’assistenza ai poveri e nel far da paciere tra le famiglie rivali i cui scontri sconvolgevano la vita della cittadina. Il santo si festeggia il 19 dicembre.
Skrevet 24. august 2021
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umberto
Boltiere, Italia186 bidrag
aug. 2021 • Par
Bellissimo all’interno con i suoi affreschi….e le statue tenute benissimo…così alla vista sembrano restaurate da non molto tempo
Consiglio la visita
Consiglio la visita
Skrevet 18. august 2021
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Pauaaah
Bergamo, Italia103 bidrag
jun. 2021 • Par
Opera artistica di maggiore pregio della città è il Duomo, la basilica cattedrale di Santa Maria Assunta, avente rango di basilica minore.
Skrevet 8. juli 2021
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Fabrizio C
Verden3 bidrag
jun. 2021
Si ha l'impressione di fare un passo molto indietro nel passato. Ci sono anche alcuni affreschi molto antichi. Una bella sorpresa
Skrevet 17. juni 2021
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dellangelo54
Torino, Italia13 649 bidrag
jun. 2021
Visitare il Duomo di Teramo è stata una vera sorpresa. Bello fuori con le due facciate una in stile gotico (la più recente) e l'altra in stile romanico e altrettanto bello all'interno nella sua austerità. La caratteristica è che l'asse della chiesa non è allineato, cosa che si percepisce chiaramente all'interno. La facciata gotica è sicuramente la più sfarzosa con i due leoni e lo splendido portale, mentre all'interno ci sono alcuni affreschi, belle colonne e soprattutto l'imperdibile paliotto dell'altar maggiore opera di Nicola da Guardiagrele.
Skrevet 15. juni 2021
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spedubec
Bologna, Italia3 264 bidrag
okt. 2020
La peculiarità del duomo di Teramo è di avere due facciate, perché la chiesa nasce dalla fusione di due edifici adiacenti. Questa particolarità rende il duomo di Teramo unico nel suo genere e una delle chiese più belle d'Italia.
Skrevet 29. oktober 2020
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morton61
Marlton1 bidrag
Is there a daily Mass? What time?
giuliodemarco95
Fossacesia, Italia
9.00 -12.00
After meridian
4.00 - 8.00.
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